max raso |
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| Non c'è dubbio che in Italia lo stile che ha attecchito maggiormente è quello cubano. La Isla Major, vuoi per estensione territoriale, vuoi per numero di abitanti, vuoi per la tormentata vicenda storica e naturalmente per la musicalità innata della gente è sempre stata la maggiore protagonista di tutto il contesto caribeno. Portorico che è stata scoperta da Colombo al suo secondo viaggio nelle americhe non è da meno in fatto di cultura, arte, musica. Nomi storici del calibro di Tito Puente o T.Rodriguez artisti della musica pop-latina dell'ordine di M.Anthony, R.Martin oppure la bravissima J.LO; infine il giovanissimo Daddie Jankie con la sua musica "nuova" il Reggaeton. Per non parlare del Barrio latino di N.Y. costituito quasi interamente da portoricani immigrati nella grande mela. Attraverso il processo di trasculturazione queste povere persone, ricche nell'animo hanno dato vita a nuove generezioni di cantanti e musicisti con la nascita di sonorità nuioricane straordinarie, penso a Ray Barreto. Esprimersi ballando è soggettivo, bisogna amare la salsa in toto. Io amo ballare "en controtiempo" quella che genericamente definiamo portoricana sul 2 della musica, ma è una preferenza musicale e tecnica. Balliamo come meglio il nostro corpo sente la musica; l'interpretazione spetta al ballerino.
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