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Saint Row (xbox 360), avventura

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salsero95
icon1  view post Posted on 6/4/2008, 11:58





Saint Row

La serie Grand Theft Auto ha creato un genere a sé stante (sarebbe troppo facile e generico definirlo “azione”), i cui elementi principali sono i seguenti: trama, libertà d’azione, universo di gioco in costante movimento, attività parallele alla storia principale, azione a piedi e in macchina e contesto adulto. Miscelando, quindi, una buona trama, libertà totale, tante attività parallele e accessorie, sparatorie in gran quantità (sia a piedi che in macchina), inseguimenti e uno scenario di degrado urbano dai toni decisamente adulti si ottiene un genere che definiremo “simulatore delinquenziale”.
La serie GTA ha realizzato tutto questo, in tutte le puntate della sua saga, con un’ottima realizzazione tecnica, contenuti ben curati (completi di doppiaggi d’autore e musiche reali licenziate) e un gameplay sempre vario e divertente.
Viene da sè che sfidare cotanta produzione, come cerca di fare Saints Row, sia già di per sé una missione degna di plauso per il coraggio e l’ambizione dimostrata...
Saints Row è il primo sfidante di GTA e ha scelto, per molti versi, la strada dell’aderenza pedissequa al suo antagonista in tutti quegli aspetti in cui il titolo Rockstar sembra imbattibile.
Così vedremo un design urbanistico ispirato direttamente alla serie GTA, una popolazione in movimento e un livello di interazione con l’ambiente molto simile al gioco Rockstar e, in generale, un gameplay direttamente ispirato a questa serie.
Oltre a ciò, molte idee sono state letteralmente scippate: le stazioni radio, lo humor, l’ambientazione (completa di setting “culturale”) e la crescita del proprio personaggio.
Ma, esaurite, queste “ispirazioni esterne”, Saints Row prende il coraggio a due mani, smonta i capolavori Rockstar e sostituisce i pezzi che funzionano peggio; rivede e corregge, e nessuno gridi alla lesa maestà, tutto ciò che non funzionava proprio benissimo nella serie GTA. Incredibile ma vero, elencandole ora ci rendiamo conto che non erano affatto poche: il puntamento nelle sparatorie, la mappa della città sull’orlo dell’inutilizzabile, le missioni non proprio variegatissime, l’assenza totale del multiplayer.
E proprio in queste “mancanze” di GTA, Saints Row sguazza placidamente performando in maniera quasi perfetta.
Il puntamento è ottimo, reattivo ma mai imbizzarrito, si impara in dieci secondi netti e le sparatorie, di conseguenza, risultano estremamente divertenti; anche dalle vetture sparare è un piacere e non è più necessario (come in GTA) utilizzare una visuale diversa che potrebbe mandarci in confusione.
Anche le armi sono tante, ben realizzate, acusticamente impeccabili e visivamente favolose nei loro effetti devastanti: dai forellini di una nove millimetri alla pioggia di detriti causati da un lanciarazzi rimarrete basiti di fronte alla precisione del modello fisico e agli effetti speciali riprodotti.
Tocco finale, il menu di selezione delle armi (e dei power up) è estremamente comodo e accessibile velocemente (cosa fondamentale nelle sparatorie).
Proseguendo nelle migliorìe apportate al genere da Saints Row, la mappa della città è stata disegnata tenendo come priorità l’utilizzabilità e la presenza delle informazioni veramente necessarie. Colori, icone, segnalazioni, filtri, percorsi stradali impostati dal GPS... Tutto è rappresentato con una semplicità e una intuitività che anche la Chicco dovrebbe prendere appunti.
Questo aspetto potrebbe, ai più, sembrare di secondaria importanza ma, invece, i giocatori di GTA sanno bene che è fondamentale: la navigazione in enormi città come queste non è affatto facile, e la mancanza quasi totale di punti di riferimento (nomi di vie, palazzi particolari, monumenti, parchi...) rende la mappa uno degli aspetti focali dell’interfaccia di gioco.
Le missioni di Saints Row sono uno dei suoi più grossi fiori all’occhiello. Quelle legate alla trama brillano per personalità (della situazione in generale e dei personaggi coinvolti) e per varietà; il fatto che poi siano distribuite su tre gang nemiche rivali non fa altro che aiutare la sensazione costante di “sempre nuovo” che il titolo riesce a trasmettere.
Per quanto riguarda, invece, le missioni parallele (o secondarie), ce ne sono di diversi tipi, molte nuove mai viste (come la frode di assicurazioni e il recupero di prostitute per il pappone di turno), altre rivisitate.
Le missioni parallele risultano comunque obbligatorie in una certa misura poichè il loro svolgimento vi farà guadagnare rispetto che sbloccherà, a sua volta, le missioni della trama principale.
Oltre al rispetto, con entrambe le missioni guadagnerete denaro e, in Saints Row (al contrario di GTA) il denaro non è così facile da mettere insieme; se poi calcolate che armi e munizioni non si trovano in giro tanto facilmente (tranne che nei negozi, a caro prezzo) e che ci sono tante belle cose da comprare (macchine straniere molto rare da trovare ad esempio) avrete il quadro completo della situazione. Insomma qui il denaro conta, non è facile guadagnarlo e dovrete tenere costantemente sott’occhio il vostro bilancio.
Sul lato del multiplayer Saints Row si comporta decisamente bene per essere il primo titolo del genere a innovare sotto questo punto di vista. Le modalità disponibili sono diverse e tutte divertenti; si può giocare a squadre o in singolo e l’azione proposta fa uso dell’ottima dinamica delle sparatorie di cui abbiamo parlato precedentemente.
E’ presente anche la modalità cooperativa nella quale potrete affrontare alcune delle missioni del gioco singolo in compagnia di un amico.
Tecnicamente Saints Row fa decisamente scintille. La grafica è coloratissima, ben definita e con una buona profondità di campo. Convincenti le animazioni e da primato gli effetti speciali, soprattutto per quanto riguarda le esplosioni. Il tutto si muove velocemente a trenta frame al secondo senza quasi mai rallentare.
Gli intermezzi in computer grafica sono simpatici e ben realizzati, anche se non siamo proprio al top come numero di poligoni utilizzati e definizione delle forme.
A livello sonoro, anche qui, ci troviamo su standard eccellenti. Ottime le voci dei protagonisti (sono presenti doppiatori professionisti molto famosi come David Carradine, Freddy Rodriguez, Tia Carrere e Michael Clarke Duncan), perfetti gli effetti sonori (compreso il posizionamento, surround dolby digital, e la separazione dei canali), buone le musiche che però non sono a livello degli “hit” utilizzati da GTA; ciò nonostante ci sono almeno un paio di motivi veramente ottimi che vi si incastreranno in testa velocemente.



 
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salsero95
view post Posted on 8/4/2008, 16:33




Bello questo gioco :)
 
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1 replies since 6/4/2008, 11:58   39 views
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