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Bullworth Academy, xbox360

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salsero95
view post Posted on 24/4/2008, 17:43




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Circa un anno e mezzo fa è uscito per PlayStation 2 Canis Canem Edit (ex Bully), accompagnato da molte polemiche più per gli argomenti trattati che per la realizzazione vera e propria degli stessi. Molti utenti già passati alla next generation nonostante il clamore suscitato dalla release si lasciarono sfuggire questo buon gioco made in Rockstar, ma ora i possessori di Xbox 360 e Nintendo Wii hanno la possibilità di rifarsi con una versione dedicata, Bully Scholarship Edition. Seguiteci quindi nella recensione che vi spiegherà tutto della rigidissima Bullworth Academy e delle gesta di un aspirante bullo, Jimmy Hopkins.


Bullo mangia bullo
Non dev’essere facile vedere la propria madre partire col suo settimo marito per una luna di miele lunga un anno ed essere sbattuti dentro al collegio più duro di tutto il paese. Ma questo è il destino del “vivace” quindicenne Jimmy Hopkins, ed è anche il punto di partenza di Bully Scholarship Edition, action/adventure scolastico che prende alcuni elementi dalle ultime produzioni Rockstar e li unisce in un titolo decisamente unico nel suo genere. Prima ancora del gameplay (comunque ottimo), i più grandi punti di forza della produzione Rockstar risiedono nello storyline e nel setting, entrambi finemente tratteggiati: Jimmy si trova dunque costretto ad emergere nel difficile ambiente della Bullworth Academy, popolata da insegnanti bizzarri e studenti di ogni genere, dai nerd più irrecuperabili agli sportivi tutti muscoli e niente cervello. Il tutto inquadrato nei confini di una trama tanto leggera e ironica quanto appassionante, che si snoda servendosi di cutscene in real time eccellenti per la qualità dei dialoghi e del doppiaggio (rigorosamente in inglese). Sotto il profilo ludico, Canis Canem Edit si configura come un action/adventure free roaming a missioni in stile GTA, caratterizzato da ampi spazi per la discrezionalità dell’utente nell’affrontare la dura vita scolastica.
“8 nuove missioni, nuove materie e multiplayer per questa riedizione di Bully ”
Un primo aspetto in tal senso riguarda proprio il rapporto con le lezioni, che il giocatore può decidere di seguire o saltare al fine di perseguire altri obiettivi. Ogni giorno, la campanella suona alle 9 e alle 13, segnando l’inizio delle sessioni della mattina e del pomeriggio: se si sceglie di fare altro, bisogna stare attenti alle pattuglie di prefetti che cercheranno in tutti i modi di bloccare Jimmy e spedirlo forzatamente in classe. Evitare del tutto gli insegnamenti può però essere decisamente controproducente, considerando come superando i minigame delle varie lezioni è possibile apprendere nuove abilità o potenziare quelle già acquisite: ecco dunque che facendo ginnastica si imparano nuove mosse di lotta o si aumenta la propria precisione con le armi; seguendo il corso di meccanica si diventa capaci di costruire biciclette da utilizzare a proprio piacimento; ancora, lavorando nel laboratorio di chimica si rende disponibile la facoltà di creare oggetti (fialette puzzolenti, petardi, polvere pruriginosa) con l’apparato presente nella propria stanza, e così via. Uno degli aspetti più riusciti e convincenti del prodotto Rockstar sta proprio in questo suo intelligente sfruttamento dei minigiochi, disseminati nel corso di tutta l’avventura non solo sotto forma di lezioni, ma anche come parti di missioni o sotto-quest. Difficile annoiarsi in Bully: Scholarship Edition anche grazie ad un ritmo di gioco pressoché perfetto: non appena i confini della Bullworth Academy cominciano a farsi troppo stretti, ecco che vengono aperti i cancelli che conducono alla città circostante, decisamente estesa (soprattutto se si considera che i mezzi di locomozione si limitano principalmente a skateboard e biciclette) e ricchissima di negozi, segreti, sottomissioni e minigame. Questa nuova versione per Xbox 360 e Nintendo Wii oltre ad avere aggiunto 8 nuove missioni, per un totale di 82, e 4 nuove lezioni (biologia, musica, matematica e geografia) ha introdotto una modalità multiplayer offline per due persone abbastanza interessante. Ci sono dieci eventi in totale, dedicati alle diverse lezioni e potrete sfidare un vostro amico in mini-tornei spaziando dalla geografia alla fotografia. I minigame sono divertenti (ottimi per una doppia sfida con i nunchaku), certamente non costituiscono una grossa marcia in più a chi ha già giocato il titolo Rockstar, ma nel complesso sono perfetti per una piccola variazione sul tema. La grossa carenza del multiplayer su Xbox 360 è certamente il fatto di essere esclusivamente offline, senza neanche presentare un sistema di classifiche online, una mancanza non da poco per una riedizione dedicata alla console famosa per il suo “Live”.
Al di là di tutte le apprezzatissime diversioni che offre il gioco, Bully: Scholarship Edition rimane pur sempre l’avventura di un bulletto di quindici anni, e su queste basi si sviluppano tutte le azioni effettuabili dall’utente. Oltre a cimentarsi nelle diverse missioni (comprendenti scherzi, risse e gare di ogni genere), il nostro Jimmy può interagire in una varietà di maniere con i suoi colleghi studenti. Questi, infatti, oltre ad essere tutti caratterizzati al 100% (ogni singolo personaggio ha il suo nome, la sua voce e il suo modo di fare), possono accogliere in diverso modo gli stimoli lanciati dal protagonista: un nerd scapperà a gambe levate di fronte ad una minaccia, mentre un palestrato risponderà a tono con uno spintone, cercando lo scontro fisico. Anche con le ragazze dell’istituto vigono alcune dinamiche sociali ben precise: Jimmy può corteggiare ogni studentessa al fine di ottenere un bacio (che dà un bonus temporaneo di energia), ma solo quelle che lo ritengono al loro livello lo degneranno della grazia. E questa è solo la punta dell’iceberg di un sistema di AI estremamente sviluppato, che rende la vita all’interno del mondo di Bully: Scholarship Edition un’esperienza a cui è davvero difficile resistere. Ma un action/adventure non può definirsi tale senza un po’ di sana violenza, ed ecco che il titolo Rockstar offre un sistema di combattimento ereditato da The Warriors che funziona a meraviglia.
“Ottimi i controlli su Wii e su Xbox 360 una ventata di alta definizione ”
Oltre a sferrare pugni ed effettuare combo, Jimmy può prodursi in prese e counter di vario genere, sempre aiutato in caso di necessità da un “arsenale” che conta fionde, biglie, mazze da baseball, palloni da calcio, frisbee, mattoni e via discorrendo. L’interattività con l’ambientazione si unisce anche ad alcune particolari mosse, che possono vedere Jimmy rinchiudere l’avversario in un armadietto o spingerlo in un cestino dell’immondizia; non solo, quando l’energia del nemico di turno rasenta lo zero, è possibile umiliarlo con un colpo speciale e vederlo poi scappare via come una femminuccia. Con tutta questa carne al fuoco, Bully: Scholarship Edition scorre via che è una bellezza, nonostante a tratti si abbia una sensazione di deja-vu riguardo agli obiettivi delle varie missioni: indicativamente, ci vogliono tra le 15 e le 20 ore per portare a termine l’avventura principale, una cifra che sale esponenzialmente se ci si cimenta nell’esplorazione della miriade di extra offerti dal prodotto Rockstar. E a fronte di cotanta bontà videoludica meno male che la nuova cosmesi di Bully: Scholarship Edition rende giustizia agli sforzi fatti dai programmatori. Se per l’hardware Sony si trattava di un eccellente prodotto, portato tale e quale su Xbox 360 avrebbe fatto una magra figura. In Rockstar si sono rimboccati le maniche e hanno modificato il motore grafico per adattarlo all’alta definizione e ai 720p gestiti dalla console Microsoft. Nel test effettuato abbiamo notato in linea di massima un deciso miglioramento non solo degli ambienti di gioco, dalle aule alle zone all’aperto, ma anche nei modelli poligonali dei personaggi e nelle loro animazioni. Ci sono certamente aree di gioco più curate rispetto ad altre e non ci sono sfuggite anche diverse texture in bassa risoluzione, un esempio su tutti il campo da gioco della scuola. Il frame rate ogni tanto fa qualche scherzetto e abbiamo visto sporadici cali del motore di gioco, ma certamente non tale da guastare il divertimento ed il godimento di Bully: Scholarship Edition. Per quanto riguarda la versione Wii dobbiamo lodare il lavoro fatto da Rockstar, di certo il prodotto originario meglio si adattava all’hardware Nintendo, non evidenziando texture mal riuscite e ombre pixellose. Il frame rate risulta decisamente più stabile regalando un’esperienza molto godibile grazie anche ad un ottimo adattamento dei controlli sulle periferiche del Wii; il motion control è in sintesi stato usato in sostituzione dei pulsanti standard per compiere determinate azioni, come il fare a botte o utilizzare le armi a distanza. Davvero niente da reclamare infine riguardo al comparto sonoro: al già citato doppiaggio stellare si accompagnano effetti convincenti ed una colonna sonora composta da melodie vagamente anni ’70 che si sposano alla perfezione con il tenore del gioco.

Edited by salsero95 - 3/5/2008, 20:35
 
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