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| L'amore è cieco: quello che fino a ieri era un semplice modo di dire, ora trova conferma nella scienza. Il più profondo dei sentimenti è capace di anestetizzare parti del cervello che servono a elaborare valutazioni ed emozioni negative. Tali zone si spengono di fronte all'oggetto del nostro amore per lasciare spazio a quelle che infondono euforia ed esaltazione. Come riferito dalla rivista "NeuroImage", a seguito di una ricerca effettuata dagli studiosi dell'Università College di Londra, questo non vale solo per l'amore di coppia, ma, anche, per quello che lega la mamma al proprio piccolo. Gli scienziati hanno analizzato l'attività cerebrale di 20 mamme mentre vedevano le foto dei loro figli, di bambini conosciuti e non, e di innamorati intenti a guardare foto di amici, parenti e, naturalmente, del destinatario del loro sentimento. Il verdetto non lascia dubbi: di fronte all'amato, figlio o partner, il cervello accende le zone della gratificazione riducendo quelle che formulano giudizi negativi. Quando c'è un sentimento così forte come l'amore non c'è tempo per giudicare carattere e personalità. Attenzione, però. Finché tutto fila liscio nessun problema, ma, quando qualcosa va storto, ciò può non far vedere la realtà con mente lucida.
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