kankuro91 |
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| ROMA, 18 novembre - Nonostante sia stata proprio la Francia a regalargli un posto nella storia del ciclismo, Lance Armstrong non stravede per i transalpini. E viceversa. Tutta colpa dell’Equipe, che nel 2005 pubblicò un’inchiesta nella quale si sosteneva che il campionissimo texano utilizzò Epo in occasione della sua prima vittoria al Tour nel 1999. Da allora, le polemiche non sono mai mancate. E adesso il corridore a stelle e strisce teme per la sua incolumità nel caso dovesse essere confermata la sua partecipazione all’edizione 2009 della Grande Boucle. «Ci sono rancore e aggressività in Francia. La mia sicurezza potrebbe essere in pericolo» ha detto Armstrong. «Capisco che le persone in Francia e nel ciclismo possano avere questa percezione - ha detto Armstrong in un'intervista a The Guardian riferendosi alla sua presunta utilizzazione di sostanze dopanti -. Ma la realtà è che non c'è assolutamente nulla. Il livello di sorveglianza che ho dovuto subire dalla stampa e dalle autorità antidoping non ha eguali. Ho vinto sette Tour de France grazie a un duro lavoro».
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