Riccò ricorre al Tas e chiede sconto, Il corridore ha chiesto uno sconto suo 2 anni inflittagli dal TNA.

LOSANNA (SVIZZERA), 17 novembre - Riccardo Riccò ha depositato un ricorso al Tribunale arbitrale dello sport contro la squalifica inflittagli il 2 ottobre dal Tribunale nazionale antidoping del Coni. Il corridore modenese, positivo all'epo Cera al Tour de France, chiede una riduzione della sanzione. Incerti i tempi: il Tas normalmente rende nota la sua decisione entro quattro mesi dall'appello, ma comunicherà in seguito le scadenze che seguirà in questo caso. Riccò, in sostanza, vuole che venga riconosciuta la collaborazione fattiva, così come accaduto ad Emanuele Sella, per il quale la Procura antidoping del Coni ha richiesto 12 mesi di squalifica.

LA SCHEDA - Riccardo Riccò è nato a Formigine (Modena) l'1 settembre 1983; è alto 173 centimetri per un peso forma di 59 chilogrammi. Le sue pulsazioni a riposo sono 43. Scalatore puro, è passato professionista nel 2006 con la Saunier Duval. Ha ottenuto finora 11 vittorie "riconosciute": le principali sono la Japan Cup nel 2006, due tappe alla Tirreno-Adriatico e una al Giro d'Italia nel 2007, due tappe al Giro 2008 (secondo in classifica generale dietro lo spagnolo Alberto Contador). Altrettante al Tour di quest'anno, ma questi ultimi due successi gli sono stati tolti dopo la positività all'epo di terza generazione (Cera). Era nono in classifica a 2'29" dall'australiano Cadel Evans e deteneva le maglie a pois (miglior scalatore) e bianca (miglior giovane).